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More Memory
Teatro F. Stabile, Sala degli Specchi
29-31 gennaio 2010
Concept
More Memory, una scritta al neon illumina di rosso uno dei palchetti del Teatro «Francesco Stabile», teca immaginaria che racchiude memorie private e pubbliche.
Nella Sala degli Specchi, 5 teche contengono elementi della memoria femminile, come uno specchio, dal quale vengono coinvolti i fruitori,immaginati nel gioco del dentro/fuori, e quindi nell’enigma, motore di ogni esperienza dinamica, dell’inclusione/esclusione.
L’identità e la memoria, immaginate nel loro farsi, nel loro costante modificarsi, implicano il concetto di crescita, ma anche quello di perdita.
La memoria, infatti, nel suo gioco di ricordi e dimenticanze costruisce un puzzle delle nostre vite, in cui ciascuno può cercare la tesseramancante, quella che potrebbe ridare senso al tutto dell’esperienza, per bloccare la vita in
immagini e sensazioni che emblematicamente la rappresentino.
La riflessione sul trascorrere del tempo come costruzione dell’identità nello spazio
dell’esperienza, riconduce ad un tempo “proprio” che può riassumere linearità e
continuità solo attraverso oggetti-ricordi. Questa riflessione abbraccia il passato, ma anche il futuro, facendosi consapevolezza della perdita, e paura della perdita.
Ecco allora l’idea di catturare i ricordi, di imprigionare gli oggetti, quelli che possono potenziare il potere della memoria, in uno spazio simbolico che li contenga e li conservi,sottraendoli al suo gioco ambiguo, teche
polisemantiche, che costruiscono una wunderkammer.